DUE PENSIERI DA VERONA…

Nei mesi scorsi, come credo tutti i pro-life, avevo ricevuto varie notizie dalla rete sul XIII Congresso della International Organisation for the Family a Verona, ed in verità ero incuriosito dalla presenza di molti relatori “importanti”, ad esempio il ministro Fontana oppure gli Ungheresi, ormai famosi per le loro decise politiche familiari. Ma tra tanti impegni, non mi decidevo; non sapevo invece della manifestazione finale.

Tuttavia, osservando il crescere della pressione di contrasto operata dallo schieramento radicale, femminista e omosessualista, ho cominciato a pensare che non era giusto lasciarli soli nell’arena. Nel nostro piccolo, il Movimento per la Vita- Venezia Mestre ha espresso sostegno al Congresso, mente nelle sedi opportune ci siamo attivati per far si che anche il MPV Veneto e Nazionale facessero lo stesso. Sappiamo che i Pastori e le voci ufficiali dell’associazionismo cattolico italiano hanno invece mantenuto le distanze, non condividendo “le modalità” dell’evento, tuttavia almeno in ambito MPV qualche risultato si è ottenuto, poiché l’assemblea nazionale di marzo ha invitato gli aderenti a partecipare alla marcia conclusiva, per contribuire a rafforzare l’immagine pubblica del popolo della vita.

A pochi giorni dall’inizio, infine, mi trovavo ad ascoltare la radio, ed ecco la notizia “scandalosa”: a Verona distribuiti piccoli bambini in plastica, riproduzioni dei “fetini” abortiti…!! Non vi descrivo l’imbarazzo, l’incredulità della giornalista… Si trattava di alcuni articoli proposti da tempo da PRO VITA, una delle sigle aderenti al Congresso, non certo di un gadget “commerciale” prodotto per l’occasione; ma come militante pro-vita ho cominciato davvero ad irritarmi: e allora, cosa c’è di male nei “Michelini”, le piccole riproduzioni di un bambino a 10 settimane di vita, quando sta ancora al sicuro (!) nella pancia della mamma? Io ne ho alcuni e li uso spesso nelle nostre testimonianze pro-vita, così come la spilla coi “piedini” al bavero, perché aiutano in modo semplice e concreto a capire che si tratta di un bambino, non di un grumo di cellule; lo scandalo è vedere il Michelino, o non è piuttosto il fatto che lo si uccida??

Per finire, domenica 30 con alcuni amici siamo andati in auto a Verona, a rappresentare a testa alta il nostro MPV locale: una bella giornata di sole con tanta gente, e soprattutto tanti giovani genitori e tanti bambini, una visione che rincuora. La nostra bandiera (MPV + Leone alato) ha sventolato festosa, specie quando  abbiamo ascoltato con piacere tra i molti saluti dei protagonisti la voce inconfondibile del nostro Vice Presidente Pino Morandini. Infine, nel discorso conclusivo di Massimo Gandolfini, mi ha colpito un ricordo speciale: alla vigilia del Family Day II (giugno 2015) riceveva un’inaspettata telefonata dal card. Caffarra, che diceva: “Stai facendo una cosa importantissima, vai avanti, ma sappi che dovrai soffrire molto”.

 

Qualche considerazione finale, strettamente personale:

  • do atto agli organizzatori che il loro Congresso ha portato grande attenzione sul tema della difesa della famiglia naturale e della vita umana, con uno scossone mediatico che fa bene all’Italia distratta ed addormentata; chi oggi ha il coraggio di esporsi così? Dunque bravi!
  • È stata importante la partecipazione ufficiale degli uomini delle Istituzioni: non a caso sono stati i Patrocini governativi a scatenare l’assalto dei contestatori, che volevano questi temi relegati ad un sottoscala di “sfigati” insignificanti. Forse l’aria sta cambiando…? Ai politici che hanno avuto il coraggio di partecipare chiediamo idee chiare e fatti concreti; ad essere onesti, per alcuni le prime lasciano piuttosto a desiderare, visto che la 194 è considerata tra i “diritti intoccabili”; i secondi li attendiamo.
  • mi chiedo quali fossero le modalità inadatte che avrebbero dovuto allontanare i cattolici dall’evento, anzi, per quanto ho sentito alla manifestazione… erano anche troppo moderate. Lo vogliamo capire che siamo in guerra, perché una guerra è stata dichiarata alla famiglia ed alla vita? Noi la combatteremo, senza odiare chi abbiamo davanti come fossero nemici da distruggere, ma come avversari, perché siamo chiamati ad amare anche loro; e senza stupirci, perché il cristiano è per antonomasia miles Christi.
  • Mi sembra che anche dentro il MPVI ci siano molte voci che auspicano un atteggiamento più deciso ed incisivo, e spero che dalla base questa sensibilità possa crescere ancora e riuscire a farsi ascoltare.

 

Francesco Bortolato