Giovannino

Dico la verità, nel nostro ambiente siamo abituati alle brutte notizie. Questa volta invece sono contento di poter leggere una buona notizia: a Torino un neonato, affetto da una malattia rarissima, è stato abbandonato dai genitori ma accolto dal Piccolo Cottolengo, mentre fioccano le richieste di adozione.

Le premesse non erano le migliori, poiché – stando alle notizie in rete- il bambino è frutto di fecondazione artificiale: prima voluto ad ogni costo, per soddisfare un grande desiderio dei genitori… e poi non più voluto quando il risultato si è dimostrato non conforme alle attese. Non mi interessa giudicare i genitori: anzi penso che all’inizio fossero davvero in buona fede, ed alla fine fossero davvero atterriti. Denuncio invece la logica perversa di una pratica sbagliata.

Giovannino ha fatto una straordinaria gimcana: è sopravvissuto alla fecondazione artificiale (tassi altissimi di “perdita” degli embrioni), ha dribblato la diagnosi prenatale (con finale in aborto) ed è nato! Ed ora la pubblicità mediatica attira verso di lui la simpatia degli italiani, che sono un popolo dal cuore grande. Purtroppo molti non fanno il passetto oltre… quello che unendo al sentimento la ragione porta diritti a condannare la logica abortista che uccide ogni giorno decine di altri Giovannini.

Ma basta lagnarsi, stavolta la vita è riuscita a vincere, e noi ringraziamo Dio. Però… eh però…

Però siamo sinceri, resta nel fondo del nostro pensiero il dubbio, sgradevole ma reale: con questa malattia della pelle che, dicono i medici, richiederà tante cure da parte degli aspiranti genitori adottivi… che vita potrà mai essere la sua? Quanti sacrifici porterà agli altri? Insomma, valeva la pena? Diciamola tutta la solita frase, con tante sofferenze potrà mai essere felice?

La risposta è si, perché Giovannino forse soffrirà, ma certo sarà molto amato.

BF

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