Netflix e l’aborto

Cosa c’entra la nota piattaforma per vedere film e serie tv a casa con l’orribile pratica? Ahimè, c’entra eccome: ormai tutti sanno che i manager di Netflix hanno dichiarato che, se lo Stato Americano della Georgia introdurrà una nuova legislazione restrittiva sull’aborto, potrebbero trasferire i propri investimenti altrove, creando un grave danno all’economia locale. Anche altre grandi compagnie di intrattenimento hanno espresso le stesse intenzioni (Disney, Warner, CBS, Sony Pictures e così via). La cultura della morte, travestita da libertà, ha spalle da gigante.

Un’operazione così sfacciata mi sembra oltre ogni commento, diciamo… una vera vergogna.

Per dare un po’ di comicità ad una vicenda che farebbe solo piangere, a questa minaccia si sono unite anche varie “star” di Hollywood, guidate da tale Alyssa Milano, che sembra abbia proposto alle donne uno sciopero del sesso (sex strike) per riconquistare i propri “diritti riproduttivi”: non c’è che dire, davvero una visione nobile della sessualità umana…!

Negli USA tuttavia anche i pro-life sono molto battaglieri, e sembra che Netflix abbia incassato un bel calo di abbonamenti. Non so come vadano le cose in America, ma posso dire con grande soddisfazione che pochi giorni fa un amico medico, a cui avevo parlato della cosa, mi ha informato che- sebbene a malincuore- ha già disdetto il suo abbonamento a Netflix.

I bambini americani e le loro mamme ringraziano!!

BF

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