Sulla pelle dei bimbi

È logico, tragicamente: se è lecito uccidere un bambino sano nel grembo protettivo della mamma perché non deve essere logico uccidere un bambino “difettato”, anche se già nato? Se un bambino è un oggetto che serve alla mia felicità, deve nascere quando decido io e non deve disturbare i miei programmi, perché mai non lo devo restituire se non si adegua ai miei progetti? Soddisfatti o rimborsati!

L’ideologia è la stessa, non illudetevi, “La moderna famiglia singola – afferma Engels – è fondata sulla schiavitù domestica della donna, aperta o mascherata, ….. l’uomo, nella grande maggioranza dei casi, deve essere colui che guadagna, che alimenta la famiglia, per lo meno nelle classi abbienti; il che gli dà una posizione di comando ….. Nella famiglia egli è il borghese, la donna rappresenta il proletario. ………. Apparirà allora che l’emancipazione della donna ha come prima condizione preliminare la reintroduzione dell’intero sesso femminile nella pubblica industria, e che ciò richiede a sua volta l’eliminazione della famiglia monogamica in quanto unità economica della società” (preso dal sito dei marxisti-leninisti http://www.pmli.it/famiglia.html che fa riferimento a “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” di Friedrich Engels – 1884).

Ironico: si “libera” la donna solo per renderla schiava del lavoro e dell’industria di stato. Si libera la donna dal figlio se questo non serve allo stato. Dal marito, se questo la difende. L’aborto è una libertà o una schiavitù alla ragion di stato?

Noi vogliamo bene ai nostri figli, ma secondo la concezione moderna deve essere lo stato che decide su noi e la nostra famiglia, dobbiamo sacrificare figli e famiglia in nome di cosa? Per poter lavorare per la “pubblica industria” cioè per lo stato? O per le multinazionali? E se allo stato non interessa un figlio difettoso? Lo devi gettare! Ora vi chiedo siamo veramente liberi?

Così lo stato è colui che deve decidere se un bimbo deve vivere o morire: dopo Charlie Gard ed Alfie Evans, è la volta della piccola Tafida Raqeeb, 5 anni, figlia di una coppia di inglesi di origine bengalese, ad avere rischiato di essere uccisa, perché i medici del Royal London Hospital la giudicavano “difettata”, cioè impossibilitata ad avere una “vita degna di essere vissuta”, tanto che era nel “suo” “miglior interesse” la sua morte, tramite interruzione della respirazione artificiale che la manteneva in vita. E chi doveva decidere? I genitori che la amavano? No! Lo stato. Per quali interessi allora? Perché? Sulla base di quale filosofia? quella che dice che quel che conta è la capacità di produzione, intesa anche come capacità di essere felice secondo canoni che decide lo stato, come l’avere possibilità e ricchezza? in cui l’essere non conta. Non illudetevi è la stessa filosofia: se mio figlio vale così poco io cosa valgo? Noi valiamo meno di quattro soldi per un siffatto modo di pensare. Questa volta è finita bene, per fortuna i giudici hanno permesso a Tafida il trasferimento all’ospedale pediatrico Gaslini, al quale la bimba è arrivata il 15 ottobre 2019.

Ma non illudetevi: chiunque vi dica che dovete uccidere il vostro bimbo, per qualsiasi ragione lo dica, non è vostro amico: è un nemico e vi odia! Odia voi e i vostri figli e la vostra vita! Omicida e menzognero fin dal principio. E tornerà alla carica!

DM

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